Il Caravaggio, grazie alle commissioni e ai consigli dell’influente cardinal Francesco Maria del Monte, divenne nel giro di poco tempo un mito vivente realizzando opere di grande successo per tutta la Roma bene.
Raffaello appena venticinquenne, si trasferì a Roma, voluto da papa Giulio II il quale chiamo a sé i migliori artisti sulla piazza, per poter rinnovare l’urbanistica del Vaticano. Affiancò i più grandi pittori dell’epoca per la decorazione dei nuovi appartamenti del Papa. La sua bravura divenne tanto nota che oltre all’attività di decoratore divenne famoso e ricercato per i ritratti. Nel Ritratto di Giulio II Raffaello riesce ad incarnare quell’ideale di perfezione estetica e interiore sviluppando nell’opera l’aspetto psicologico fino ad allora estraneo dalla ritrattistica ufficiale.
Michelangelo con i suoi affreschi nella Cappella Sistina è considerato il più grande ingegno creativo umano.
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